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Una pec al Governatore Cirio per una commissione d’inchiesta sulla cessione delle Terme

Antonucci: «Anomalie nella gestione del bando di vendita e nella compagine sociale. Manifeste le responsabilità politiche».

ACT Consumatori chiama in causa la politica sull’affare Terme. Dopo le pec inviate nelle scorse settimane al Ministro Paolo Zangrillo ed all’onorevole Riccardo Molinari, il focus dell’associazione si è posato sullo scranno apicale della Regione Piemonte. Condividiamo con voi il testo della missiva inviata al Governatore Alberto Cirio.

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Clicca qui per il testo della Pec.

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Una lettera minatoria è stata recapitata alla sede acquese di Act Consumatori

Antonucci: «Questo conferma che c’è qualcosa di losco sotto la vendita delle Terme».

«L’agire di Act Consumatori è stato sempre improntato alla trasparenza, la stessa che l’associazione ha preteso negli ambiti, pubblici e privati, nei quali è intervenuta a sostegno delle persone. E per questo non possiamo esimerci dal portare a conoscenza l’opinione pubblica di quanto accaduto mercoledì 14 giugno: una lettera minatoria è stata recapitata agli uffici dell’associazione di Acqui Terme e diretta a me, personalmente, quale presidente di Act Consumatori. Nella missiva mi si invita a desistere dalle iniziative dirette a fare chiarezza sulla cessione delle Terme di Acqui: “Lei sta andando troppo avanti! Si dia una regolata e stia in campana” intima. Questa triste circostanza manifesta due riflessi: da una parte conferma i sospetti, cresciuti in due anni di indagini ed approfondimenti, che sotto l’affare Terme ci sia qualcosa di losco (che evidentemente qualcuno non vuole esca fuori). In secondo luogo che si rende ancora più necessaria una presa di posizione da parte della politica. Nelle scorse settimane abbiamo rivolto un appello alle personalità politiche nazionali, regionali e locali che in campagna elettorale (e non) avevano gridato allo scandalo per la svendita delle quote regionali di Terme di Acqui spa. Li abbiamo invitati ad esercitare, o esortare chi di competenza affinché venga esercitato, il potere statuito dall’art. 31 dello Statuto della Regione Piemonte e costituita una commissione d’inchiesta che faccia luce sulla vendita che ha ipotecato il futuro di una comunità. Appena la notizia è stata diffusa su giornali e media, qualcuno si è sentito in pericolo ed è passato alle vie di fatto, alle minacce nella speranza di fermare l’incedere di Act Consumatori e dei 2631 sottoscrittori della petizione rivolta alla Regione per la tutela del Diritto alla Salute e la restituzione della dignità agli abitanti di Acqui Terme. Mi dispiace deludere questi “signori”, ma ciò non avverrà: Act Consumatori non verrà meno al suo impegno.  

Rispettosi delle regole, abbiamo presentato denuncia alle Forze dell’Ordine che stanno effettuando sulla lettera minatoria tutti gli accertamenti del caso. Confidiamo nell’Autorità Giudiziaria e siamo certi che certe condotte mafiose non resteranno impunite».

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Rottamazione cartelle Equitalia: Act Consumatori interpella il Governo

Antonucci: «Un’ingiustificabile disparità vigeva tra le società ed i tempi per il “Saldo e stralcio” erano troppo ristretti».

Nuovo Governo, nuovo interlocutore. L’Act Consumatori ha stamani inviato al Ministero dell’Economia e Finanze una proposta per la futura procedura di “rottamazione” delle cartelle esattoriali.

«Alcune problematiche sono emerse nella procedura del 2019 – spiega Massimo Antonucci, Presidente dell’Act Consumatori – Tempi eccessivamente ristretti (e quindi poco appetibili) per il processo di pagamento. Pur azzerando sanzioni ed interessi, un rientro rateale quinquennale si è rivelato scoraggiante per le esposizioni debitorie superiori a 20mila euro. Inoltre per il “saldo e stralcio”, nonostante la rilevante decurtazione dell’importo iniziale, le tempistiche erano strettissime (cinque rate in due anni!), assolutamente insostenibili per molti contribuenti. Infine sussistevano restrizioni soggettive: società di persone, enti ed associazioni sono state escluse dalla procedura di “saldo e stralcio”, una disparità di trattamento ingiustificata che a parità di settore, dimensione e fatturato ha ammesso o escluso in virtù della diversa denominazione sociale».

Dall’analisi di studio, all’iniziativa positiva: «Abbiamo proposto al Ministero dell’Economia e delle Finanze una duplice fattispecie di agevolazioni – continua Antonucci – una rottamazione ‘quater’ con azzeramento di sanzioni ed interessi e rientro decennale della posizione debitoria per tutti i ruoli iscritti fino al 2022, senza nessuna preclusione né per soggetti aderenti né per origine del ruolo; “saldo e stralcio” con azzeramento di sanzioni ed interessi, mediante il solo pagamento del 20% della sorta capitale. Modalità di accesso differenziate per persone fisiche e persone giuridiche, le prime con una soglia pari a 20mila euro di Isee, le seconde in virtù della sussistenza di tre parametri: indice di liquidità, "contributi a fondo perduto Covid-19" sul calo di fatturato, aumento delle fatture di gas o elettricità di oltre il 50% di Luglio/ Agosto 2022 rispetto allo stesso periodo dell'annualità 2021. La pace fiscale si raggiunge con norme ragionevoli e parità di trattamento per i tutti contribuenti».

La proposta di Act Consumatori è stata inviata anche al Consiglio dei Ministri, al Presidente del Consiglio, al Presidente della Repubblica e all’Agenzia delle Entrate.

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Associazione Territoriale dell'Ospitalità: mano tesa agli imprenditori del turismo

Antonucci: "Tanti servizi esclusivi: assistenza su gestione del personale dipendente, contenimento dei costi, bandi europei, rapporti con P.A. e debiti verso l'Erario" 

Prende il via il progetto A.T.O. (Associazione Territoriale dell'Ospitalità), un'iniziativa di Act Consumatori rivolta agli imprenditori del settore turistico. Agli operatori economici aderenti verrà riservato un bouquet di servizi di assistenza variegato e performante, dalle consulenze strategiche manageriali, volte all’ottimizzazione di investimenti, mezzi e personale, ai progetti di valorizzazione della mission aziendale attraverso la gestione della comunicazione su media e social network, all’organizzazione di eventi e campagne pubblicitarie, alla gestione di pratiche di patronato-Caf, assistenza fiscale e/o contrattualistica, pratiche di assunzione dei dipendenti. «Ato metterà a disposizione delle ditte corsi per la preparazione/aggiornamento del personale - spiega il presidente di Act Consumatori, Massimo Antonucci - Abbiamo stilato convenzioni con alcuni istituti di formazione in modo da offrire alle attività produttive del territorio diversi percorsi formativi specializzanti e quindi di potersi avvalere di dipendenti dalle necessarie competenze e professionalità richieste da un settore multi level come quello dell’Ospitalità».

L’analisi dell’Act ha rilevato una carenza di rappresentatività di molte categorie produttive del settore turistico che oggi, anche a causa della fluidità degli ambiti produttivi, non trovano sedi per far sentire la propria voce, manifestare esigenze e difficoltà, tessere sinergie: «Agriturismi, B&B, case per vacanza, appartamenti in affitto temporaneo, ma anche noleggiatori di veicoli (auto, moto, bici), produttori di beni tipici o servizi, insomma quegli ‘Artigiani dell’ospitalità’ che oggi devono arrangiarsi in mille incombenze burocratiche e rischiano di rimanere soli e schiacciati dalla concorrenza degli ‘operatori industriali del turismo’» precisa Antonucci.

I prezzi aumentano e le risorse sono sempre di meno. «Ci sono margini per contenere le spese ed essere ancora competitivi sul mercato - fanno sapere dall'Act - i nostri consulenti sono pronti a guidare gli imprenditori nei rapporti finanziari con istituti bancari, enti ed Agenzie pubbliche, nelle scelte contrattuali per la fornitura di beni e servizi e soprattutto nella ricerca di risorse agevolate e/o somme a fondo perduto per finanziare innovazione e progetti. L'appello di Act agli imprenditori è: tu pensa al tuo business; al resto ci pensiamo noi». 

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Per saperne di più, leggi il volantino cliccando qui

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Società di recupero crediti aggressiva? Ci pensa Act Consumatori

Antonucci: «Tante le segnalazioni di pratiche scorrette volte ad infondere paura e indurre al pagamento».

Sarà capitato anche a voi, nel passaggio da un operatore di qualche servizio ad un altro (utenze, leasing o mutui), di vedere recapitata una fattura o una richiesta di pagamento doppia. Molte volte le comunicazioni tra i gestori fanno cilecca o le aziende non aggiornano tempestivamente il proprio parco clienti.

«A volte basta una telefonata o una mail e tutto si risolve con l’annullamento della fattura errata – spiega il presidente di Act Consumatori Massimo Antonucci – altre volte, la maggior parte, si finisce nel calderone dei ‘clienti insolventi’ ceduti alle società di recupero crediti, alcune delle quali non si fanno scrupoli per rastrellare anche ciò che non spetta loro».

Da anni Act difende i consumatori, nelle sedi amministrative, civili e penali, dalle pratiche aggressive, intimidatorie e truffaldine messe in atto da alcuni riscossori presenti sul mercato. «Ci giungono giornalmente segnalazioni di condotte assolutamente arbitrarie fatte di chiamate ai familiari del (presunto) debitore, di minacce di fantomatici pignoramenti di case, auto, stipendi anche di terzi, di imminenti dichiarazioni di fallimento ed iscrizioni nel ‘registro dei cattivi pagatori’; tutte ‘sventure’ paventate per impaurire gli interlocutori ed indurli al pagamento di istanze molte volte indebite perché senza diritto, non supportate da documentazione o prive di contrattualistica regolare. Il mio appello è: non vi spaventate! Per realizzare le ‘tremende’ azioni che vengono minacciate è sempre necessario l’intervento di un giudice o di un’Autorità che esercitano giurisdizione presso sedi istituzionali ed in procedimenti nei quali sono sempre garantiti il diritto alla difesa ed il contraddittorio con il presunto ‘debitore’. Per dirimere qualsiasi dubbio e difendersi da simili attacchi, rivolgetevi pure a noi».

Act Consumatori è a disposizione dei cittadini che dovessero incorrere in società di riscossione crediti, ancor di più se queste assumono atteggiamenti aggressivi o sospetti. «Chiedete un consulto – conclude Antonucci – Una replica nelle sedi opportune può tutelare i vostri interessi e porre fine a pratiche prevaricatorie arbitrarie ed assolutamente illegali».

 

Act Consumatori, per capire, per difendersi.

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Frecciabianca 8620 “Resteremo fermi per 90 minuti” e poi parte senza passeggeri

Act Consumatori “a disposizione  per le richieste di risarcimento”

Quello che è successo ieri a La Spezia avrebbe un che di comico se non fosse tristemente tragico.  Il treno Frecciabianca 8620 di Trenitalia, diretto da Roma a Milano delle ore 13.57, arrivato in Liguria ha subito una serie di rallentamenti e ritardi dovuti ai comprensibili controlli post terremoto avvertito ieri dal sud della Francia fino alla Toscana.

“L'imprevisto fa parte della vita – premette Massimo Antonucci, presidente dell'Act Consumatori - ma l'efficienza di un servizio si misura proprio nel modo in cui questo viene affrontato. Per quanto riguarda il treno Frecciabianca 8620 la risposta è stata pessima! Gravi negligenze hanno creato ai viaggiatori disagi aggiuntivi, assolutamente evitabili e per questo inaccettabili”.

Quanto avvenuto alla stazione di La Spezia è grottesco: gli altoparlanti del treno annunciano una sosta di oltre 90 minuti. Attesa l'ora di cena (tante le ore di ritardo accumulate!) molti passeggeri decidono di scendere per consumare qualcosa nel vicino bar. Dopo nemmeno 10 minuti, gli stessi altoparlanti cambiano messaggio intimando ai passeggeri di salire a bordo per una ripartenza immediata. “Peccato che l'annuncio non sia stato diffuso anche nei locali della stazione e così, molti viaggiatori sono rimasti a terra vedendo da lontano partire il treno 8620 alla volta di Genova con le proprie valigie a bordo!” riferisce Antonucci. Comprensibile il panico e lo sconforto lungo le banchine dei binari.

Forse nel tentativo di rabbonire i viaggiatori 'superstiti', il personale viaggiante di Trenitalia ha annunciato la distribuzione di cibo e vivande. Oltre il danno la beffa: gli snack e le bottigliette d'acqua in breve tempo sono terminati perché insufficienti a soddisfare le esigenze dei passeggeri. Molti se ne sono tornati al proprio posto aggiungendo alla fame anche la rabbia. Alla faccia dell'obbligo di assistenza previsto per legge.

 “È grottesco, una grave violazione dei diritti del passeggero (Reg. 1371/2007) – aggiunge Antonucci- Una condotta di inadempimento contrattuale del vettore che può (rectius deve) essere risarcito. L'associazione Act Consumatori mette a disposizione dei passeggeri del Frecciabianca 8620 i suoi consulenti per istruire le relative pratiche e ottenere iun congruo ristoro del danno subito".

Consulta il sito www.actconsumatori.it o contatta il nostro call center al numero 331.8377592.

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Reportage 1: 
"Le cure sanitarie possono rilanciare le Terme di Acqui ?"

La città di Acqui ha un legame con le terme che va ben oltre il nome. Le acque sulfureo salsobromoiodiche 'irrorano' l'economia di tutta la comunità locale. In un periodo di grandi incertezze con stabilimenti pubblici ed attività produttive collegate in ginocchio, l'Act Consumatori mi ha commissionato un reportage sul settore. Nell'indagine del 25 aprile 2022 ci siamo domandati: "Il business termale è davvero finito o c'è un futuro per l'economia termale?" Per avere una risposta, leggi il documento completo cliccando qui sotto.  

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Reportage 2:
"Acqui, Terme strategiche"

L'esito del primo reportage sul settore termale ha richiesto un ulteriore approfondimento: focus puntato sul territorio piemontese e le località termali regionali.

Il risultato di questo lavoro di approfondimento pubblicato il 10 maggio 2022 ha svelato le criticità logistiche di tanti stabilimenti piemontesi, dalle capacità curative circoscritte a determinate patologie e le potenzialità delle strutture esistenti (ancorché chiuse al pubblico) di Acqui Terme, un unicum dell'offerta non solo regionale.

Clicca sotto per sapere perché. 

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